decalogo del performer
– Poter modulare dal vivo la tragedia dell’ascolto.
– E’ sempre il movimento che tiene viva la dualità.
– Sentire Cavità Orale, Cuore, Utero.
– Diventare sostanza Sonara / Strofinamento dello Spazio.
– Azione interna continua.
– Suono Simpatico: la magia si serve della ’musica’ per stabilire un buon equilibrio tra cielo e terra.
– Silenzio.
– Spirito buono = sottomissione volontaria al sacrificio, la perdita di sé per l’ascolto di Altro.
– La sensibilità dell’uomo è onnipotente nei confronti delle realtà materiali. La FORMA è l’impregnazione dello spazio di quella sostanza.
– Essere = Non Poter Conoscere.
– Con il respiro si mantiene il caldo.
– La Musica è la sola realtà, opera interiormente; i riti sono esterni.
– Sentire la potenza innalzarsi dalla propria colonna vertebrale, soffio sonoro.
– Visione=Permette di stare vicino alle cose che non sono a portata di mano.
– L’insignificante su cui ripongo tanta fiducia.
– Movimento continuo magico.
– Non esiste bene e male, specchio di tutto, indifferente alla morale.
– Molle di suono.
– Quando hai sequenza di azioni/suoni: provare in sequenza l’accumulazione di suono, se si produce suono e sentire come gestirlo. E’ il processo che da forma, non il pensiero che spesso in sequenza spezza. Curare transizioni, modulazioni energetiche. La sequenza ha rischi di frammento, non 1. Attenta. Il pensiero è qualcosa di diverso dell’ascolto.
– Non arroganza nel cantare il sacrificio sonoro.
– Non scordare la i dettagli della figura e come si muove è ciò che si vede di più per gli altri.