Da quando solo tornata ad essere sola
nel senso, non in coppia
riapprezzo questo altissimo stato
la solitudine.
Non so precisamente perchè
ma in coppia avverto spesso
minor dignità;
c’é un modo di esperire la solitudine
che trovo davvero abbia una altissima dignità
pur essendo di questo mondo.
Trovo sia più semplice avere dignità
se si é soli
può darsi sia una mia fragilità
nasconda una paura ancora a me sconosciuta
non lo so
so che sento questo, e forte.
Spesso la modalità dello starsi accanto
nel senso della coppia dico
a volte mi sa di mollezza non fragile
direi viscosa, viscida.
Credo sia davvero raro
trovare un modo di stare insieme
in questo mondo
dove, nonostante l’appoggio, la stima, l’amore
non si cada in questa viscosità.
Da soli mi appare più semplice
essere dignitosi
trovo così affascinanti le persone
a fine giornata mentre camminano
tornano a casa, dove nessuno le aspetta
nella loro sorda intimità
fare i loro movimenti
in quegli spazi, in parte sconosciuti
ma che li accolgono ogni sera
ogni giorno, senza interruzione alcuna.
Trovo una dignità
nella ripetizioni di questi gesti
perfetti perché non scelti.
In coppia é difficile riuscire a sentire
questa alta ritualità spontanea
sembra sempre, la necessità di relazione
elude, distrae
da questo importantissimo rito spontaneo
della propria solitudine.
Sono sinceramente contenta
di essere tornata sola
e so che non l’ho deciso io
come non decisi quando
non lo fui più.