E a volte
ormai raramente
torna alla mente, la tua dolcezza.
Ancora mi sciolgo un po’
al ricordo di quel tremare
al possibile contatto pensato
come una mano con il solo pensiero
faccia tremare tutto dal mezzo;
quello scatto in piedi
per aver scordato, ormai da tempo
il motivo dell’incontro.
Quella frase alla porta:
“E adesso? Come ci si saluta?”
La dolcezza temuta
sicuramente non voluta
trasparì in te
più di ogni volgarità detta.
Non c’é obbligo
é una possibilità, la dolcezza
non tutti l’hanno.
La tua smisurata sensibilità
é un arma, lo diventa
se non é docile l’accettare
i pro e i contro che incontra.
Ovvio che ci sono
in questo mondo
in questo mondo
li incontra
per sempre meno, li trasforma.
Sono anime sante quelle
accontentiamoci di essere anime semplici
non sante, non sante.
Sentite anime, in incontri non desiderati.